Un impianto KNX offre maggiore flessibilità in termini di aggiunta o rimozione di dispositivi, in quanto utilizza un unico sistema di cablaggio. Al contrario, in un impianto tradizionale, ogni dispositivo richiede un cablaggio separato.
KNX è un’architettura aperta e standardizzata, che consente l’interoperabilità tra diversi produttori e componenti. Questo significa che è possibile scegliere tra diversi dispositivi KNX di diversi produttori, assicurandosi che possano comunicare tra di loro. In un impianto tradizionale, le tecnologie utilizzate possono variare da produttore a produttore, rendendo più difficoltosa l’interoperabilità.
Un impianto KNX permette una gestione centralizzata dei dispositivi e delle funzioni attraverso un sistema di automazione. Con un’interfaccia utente, è possibile controllare e monitorare tutti i dispositivi collegati in un solo punto. In un impianto tradizionale, il controllo avviene generalmente attraverso interruttori e comandi manuali dislocati in diversi punti dell’abitazione o dell’edificio.
Grazie alla sua architettura aperta e standardizzata, un impianto KNX è molto espandibile. È possibile aggiungere o rimuovere dispositivi o funzioni in qualsiasi momento senza dover apportare modifiche significative all’impianto. In un impianto tradizionale, invece, potrebbero essere necessarie modifiche e cablaggi aggiuntivi per espandere l’impianto esistente.
Un impianto tradizionale richiede una maggiore gestione manuale e non offre la stessa flessibilità e automazione di un impianto KNX. Tuttavia, un impianto tradizionale può essere più economico e più facile da installare, specialmente in piccoli edifici o in ristrutturazioni.
Un impianto tradizionale qualunque elettricista può installarlo, mentre un impianto Domotico KNX si devono acquisire competenze ed esperienza lavorativa perchè oltre la mera installazione, si deve provvedere a progettare e programmare un intero sistema che deve dialogare e far dialogare (compito del System Integrator).